0
ANNI
0
PUBBLICAZIONI
0
GIOVANI
0
REGIONI
CHI SIAMO
AGIM - Persona Giuridica: Matricola 29524
Verso la metà dell'anno 1986, i giovani di origine italiana di Mar del Plata riuniti in sotto commissioni giovanili, abbiamo deciso di raggrupparci per conoscerci, fare amicizia e scambiare idee, ma principalmente per lavorare insieme per la comunità italiana che amiamo e alla quale desideriamo servire.
Organo Direttivo
Luciano Fantini - Presidente AGIM
Nato il 21 aprile 1991 a Mar del Plata, Argentina.
Breve curriculum
Laureato in Disegno Grafico e Comunicazione Audiovisiva - User Experience (UX) - Visual Designer (VD) - Programmatore web - Marketing Generale - Consultore in Sostenibilità
Consigliere del COMITES di Mar del Plata (2021-2026)
Più informazioni
Carolina García Enjalran - Secretaria AGIM
Nata il 29 aprile 1987 a Mar del Plata, Argentina.
Breve curriculum
Studentessa avanzata della lingua cinese. Laureata in Giornalismo e Comunicazione Sociale. Lavora nell'ambito della gestione ambientale.
Alex Ferras - Tesorero AGIM
Nato il 23 settembre 1998 a Mar del Plata, Argentina.
Breve curriculum
Arte, musica e cultura.
La nostra storia
Verso la metà dell'anno 1986, i giovani di origine italiana di Mar del Plata riuniti in sotto commissioni giovanili, abbiamo deciso di raggrupparci per conoscerci, fare amicizia e scambiare idee, ma principalmente per lavorare insieme per la comunità italiana che amiamo e alla quale desideriamo servire.
E' stato così come il 21 dicembre 1986, è stato realizzato il primo picnic al sacco sotto lo slogan “Per una collettività italiana unita e felice”.
L'iniziativa è stata accolta con molto interesse dalla Federazione di Società Italiane di Mar del Plata, ente che immediatamente ci offre il suo patrocinio, donando i premi che sarebbero stati consegnati.
Alcuni mesi dopo, gli stessi giovani decidono di raggrupparsi, questa volta spinti da una proposta solidale: la raccolta di denaro per il bambino Nicolas Bozzo il quale doveva essere intervenuto chirurgicamente negli Stati Uniti.
Il pranzo si realizza il 31 maggio 1987, ricordando il 41° Anniversario della Repubblica Italiana e vi partecipa il Sindaco D Angel Roig.
Il 2 dicembre 1987 ha luogo il secondo picnic, con la partecipazione di altri giovani che si uniscono alla proposta di lavoro.
Entusiasti per gli esiti raggiunti, il sentimento di amicizia e l'enorme desiderio di continuare a svolgere attività in gruppo, i giovani sentono la necessità di creare un ente che li raggruppi, che li identifichi e che li rappresenti. Così l' 8 dicembre 1987 è stata fondata l' “Asociación de Juventudes Italianas de Mar del Plata “ (AJIM) ente senza fini di lucro fra le cui finalità secondo lo statuto ci sono quelle di ... "Promuovere la diffusione della cultura italiana; patrocinare le manifestazioni sociali, artistiche, educative, culturali, sportive e benefiche...". Sono nominati presidente e segretaria della nuova istituzione: Fernando Lemmi (Regione Toscana) e Silvana Lacedonia (Regione Puglia), rispettivamente.
L' AJIM fa la sua presentazione in società il 5 marzo 1988 in una cena in favore dell'operativo “Juntos por el Sol “ ("Insieme per il Sole"), programma creato dalla Banca Nazionale del Lavoro pro aiuto all'Ospedale Italiano per comprare gli attrezzi necessari per le sale di trapianti epatici infantili. Fra il 27 marzo e il 5 aprile 1988, l' AJIM organizza insieme ad altre associazioni l'esposizione in occasione della Settimana Santa nella Villa Normandy, denominata "La Pasqua e la cultura in Spagna, Francia e Italia ".
Il 25 giugno 1988, ha luogo nel salone di Casa d'Italia, un brindisi pro-viaggio in Italia del Coro di Camera dell'Università Nazionale di Mar del Plata.
Nel mese di agosto 1988, la Federazione di Società distingue la nostra associazione includendoci nella sua memoria “...Un brano a parte vogliamo dedicarlo all'Associazione di Gioventù Italiane della nostra città, giovane istituzione composta nella sua maggioranza da persone che appartengono a enti della nostra Federazione, la quale malgrado la sua neo-costituzione ha dimostrato la sua capacità e laboriosità, realizzando un innumerevole quantità di lodabili attività...”
Il 4 dicembre 1988, si realizza una nuova edizione del picnic al sacco nell'Unione Regionale Marchigiana la quale gentilmente cede la sua casa in quest'opportunità.
L'AJIM collabora nell'organizzazione del "Secondo Incontro dei COEMIT dell’Argentina", il quale si svolge a Mar del Plata fra il 29 e il 30 aprile 1989. Poco tempo dopo, i giovani dell'AJIM si propongono di portare a termine un progetto molto desiderato, quello di creare uno strumento di comunicazione scritto, proprio e specifico che permettesse diffondere i molteplici aspetti della vita istituzionale della collettività italiana a Mar del Plata e allo stesso tempo facesse conoscere l'immagine dell'Italia degli anni 90 insieme alle tradizioni, le abitudini e la sua ricca cultura millennaria. Una vera sfida...
Una bellissima responsabilità.... LA PRIMA VOCE nasce il 15 settembre 1989.
Il 10 dicembre dello stesso anno si organizza il 4° picnic, in cui l' Agente Consolare, Dott. Massimo Sassi, consegna i premi ai vincitori delle diverse gare.
Nel mese di gennaio 1990 il nostro giornale presentava il seguente titolo: "Siamo presenti all'inaugurazione dell'agenzia consolare nella Villa Normandy” . Erano presenti: Carlos Zidda (Regione Sardegna) , Adriana Zidda (Regione Sardegna), Luigi Colonello (Regione Friuli), Maria Moncada (Regione Sicilia), Silvana Picone (Regione Sicilia), Silvia Pascual (Regione Campania), Fernando Cesarotto (Regione Friuli), Aldo Mecozzi (Regione Le Marche), Alicia Paolini (Regione Le Marche), Marcelo Ranelucci (Regione Molise), Jose Ranelucci (Regione Molise), Fernando Lemmi (Regione Toscana), Andres Orsati (Regione Molise), Liliana Baggiarini (Regione Le Marche), Esteban Elena (Regione Piemonte), Gabriela Zamboni (Regione Trento), Silvia Gorgolini (Regione Le Marche), Silvia Zotta (Regione Basilicata), Maria Ema Mastrangelo (Regione Puglia), Maria Rosa Mastrangelo (Regione Puglia), Ana Carmen Manzo (Regione Molise), Patricia Bengolea (Regione Abruzzo), Carlos Gagliano (Regione Sicilia), Ricardo Rizzo (Regione Le Marche) , Graciela Diotalevi (Regione Lombardia), Gustavo Velis (Regione Lazio), Roberto Mancini (Regione Abruzzo), Pacual Ranelucci (Regione Molise), Claudio Auciello (Regione Molise), Pio Mattiello (Regione Veneto), Jose Capporaleti (Regione Le Marche).
In quel momento molti dei giovani dell'AJIM abbiamo lavorato ad-honorem tutte le domeniche durante la mattina costruendo l'Anagrafe e prendendo i dati degli italiani a Mar del Plata, per poter trasformare la nostra Agenzia Consolare in Consolato, e veramente abbiamo raggiunto il nostro scopo...
Nel mese di giugno 1990, in occasione del campionato mondiale di calcio realizzato in Italia, LA PRIMA VOCE sale un nuovo gradino: diventa rivista, unica nel suo genero, aumenta la tiratura e l'area di distribuzione. Il 6 ottobre 1990 si festeggia il primo anno della nascita della nostra pubblicazione con una cena show indimenticabile chiamata “La notte azzurra “.
Nel mese di maggio dello stesso anno l'AJIM partecipa alla mostra "Italia a Mar del Plata" e collabora con la prima Maratona Atletica Italiana appoggiando la Dott.ssa Mónica Rizzo, Presidente dell'Associazione Emilia-Romagna e instancabile collaboratrice dell'AJIM.
Nel 1990 l'AJIM partecipa con rappresentanti al Primo Congresso di Gioventù Italiane a Buenos Aires. I nostri rappresentanti sono stati Braghette Rosana (Regione Veneto), Marina Martinez Filaretti (Regione Veneto), Elba Frontini (Regione Lombardia), Marcela Filaretti (Regione Veneto), Aurelio Monforte (Regione Molise), Gustavo Brivio (Regione Friuli Venezia Giulia), Gustavo Caluori (Regione Lombardia) Griselda Golfieri (Regione Emilia-Romagna), Sergio y Diego Golfieri (Regione Emilia-Romagna). L'AJIM lavora insieme al gruppo Ripalda della gioventù mafaldese, fra i quali spicca il giovane Claudio Auciello.
Il 19 maggio 1991 gli italiani che risiedono nella circoscrizione consolare di Mar del Plata abbiamo votato ed eletto democraticamente i nostri rappresentanti nei Comitati degli Italiani all’Estero (COMITES) e abbiamo partecipato alla diffusione e all'organizzazione come scrutatori nelle elezioni.
In queste elezioni è scarsa la possibilità data ai giovani per far parte delle liste elettorali. Ci sono tre liste con importanti differenze ideologiche fra loro, liderate da Rafael Vitiello (Regione Campania), Giuseppe Guerra (Regione Calabria) e Giovanni Radina (Regione Piemonte) rispettivamente. Successivamente, nelle elezioni del 2 giugno 1997 i componenti delle due prime liste si uniscono formandone una sola.
Fra il 15 luglio e il 9 settembre 1991 l'AJIM organizza il concorso di poesia all’Immigrante, un semplice ma sentito omaggio a quelli che un giorno, lasciarono tutto per il benessere dei loro figli: noi...
Poco dopo, l'AJIM partecipa alla Festa e Ballo delle collettività, presentando uno stand proprio con materiale bibliografico e dépliant illustrativi di tutta la penisola italica.
Il 27 novembre 1991, la nostra amica María R. Mastrangelo (Regione Puglia), è uno dei tre giovani scelti per rappresentare Mar del Plata nel Primo Congresso Italo Argentino realizzato a Mendoza il cui moto è "NO all'emigrazione SI all'Argentina", portando un progetto di pesca elaborato dai giovani dell'AJIM.
Nell'anno 1992 cominciano a partecipare con tanto entusiasmo Claudio Auciello e Sandra Barile (Campania), ed è così che il 7 e l'8 novembre, insieme ad altri giovani, l'AJIM organizza il 2° Congresso Giovanile Italo Argentino, con lo slogan proposto da chi in quel momento era il Presidente dell'AJIM, Claudio Auciello: "Per la continuità della nostra Cultura".
In quell'anno, l'AJIM partecipa attivamente alla Coppa Interregionale Italiana di Calcio a Mar del Plata. Anche in quegli anni la rivista LA PRIMA VOCE cresce e conta sulla partecipazione del Prof. Giovanni Paoli del Consolato di Italia.
L'AJIM continua a partecipare ai Congressi Giovanili Italo Argentini che si svolgono a Córdoba, Olavarria, La Plata, Santa Fe, Paraná, Necochea, ecc.
LA PRIMA VOCE continua per la sua strada: fa conoscere la collettività italiana, ogni giorno più grande e attiva, su diversi argomenti quali la moda, l'arte, la cultura e le tradizioni. In ogni pubblicazione la rivista era dedicata a una regione d'Italia diversa e includeva informazioni sul calcio in Italia e in Argentina, partecipando alla vita delle associazioni, del CGIE, del COMITES, informando sulle attività della Dante Alighieri, della Camera di Commercio Italiana a Mar del Plata, intervistando Roberto Baggio, ricordando Modugno, Angelo Ballabene, Giuliano Gemma, Nicola Di Bari, ecc; politici italiani, personaggi della cultura e dell'arte.
Nell'anno 1994 abbiamo la possibilità di rappresentare la nostra città e l'Argentina alla Conferenza Stampa svolta nella città di Sao Paolo (Brasile), quando per motivi familiari non può andarci il direttore e alma mater della rivista, Aldo Mecozzi, e al suo posto assiste Gustavo Velis.
Nel mese di luglio 1995, la collettività italiana di Mar del Plata subisce un duro colpo con la scomparsa fisica di Claudio Auciello, ultimo presidente dell'AJIM, il quale malgrado la sua età aveva saputo conquistare l'affetto e l'amicizia di tutti quelli che lo conoscevano. Con il passare del tempo i ricordi e i momenti vissuti con Claudio Auciello sono sempre presenti nei membri dell'AJIM e de LA PRIMA VOCE.
Nel mese di ottobre 1995 LA PRIMA VOCE sale ancora un gradino quando esce come supplemento del giornale La Nación. Contemporaneamente con l'arrivo del Presidente Scalfaro in Argentina, una delegazione de LA PRIMA VOCE gli consegna in mano il giornale.
Il 22 giugno 1997 e con alcuni anni di esperienza alle spalle decidiamo di presentare una lista nelle elezioni del COM.IT.ES. Si tratta della "Lista Giovane", lista N° 1 uno dei cui slogan è: Il meglio che la collettività italiana ha... i suoi figli e Per cambiare la storia. In questa lista si riuniscono giovani, figli e nipoti di italiani che desiderano andare più in là ed esplorare strade nuove. In effetti i giovani vogliono partecipare alle elezioni, prendere responsabilità e non deludere i loro genitori e nonni, i quali si trovano nelle altre due liste. Otteniamo un successo incredibile. I nostri due primi candidati sono ancora oggi membri del COMITES: Pascual Paoletta (Regione Puglia), creatore del programma di radio La Domenica Italiana e la Dott.ssa Mónica Rizzo, Presidente dell'Associazone Emilia-Romagna e consulente per l'Argentina.
Gli anni 1997 e 1998, molto difficili per un paese con gravi problemi economici e sociali, sono anche duri per la collettività italiana e specialmente per i giovani. E' un momento in cui LA PRIMA VOCE deve attendere per poter nuovamente essere pubblicata.
Negli anni 1999 e 2000 l'AJIM e LA PRIMA VOCE prendono di nuovo l'avvio e insieme ad una nuova generazione di giovani si decide di ricominciare. Ricominciare ma questa volta con una ricca storia, con esperienza e con migliaia di ricordi incancellabili, una storia che non si può dimenticare e che vive in tante biblioteche, non soltanto a Mar del Plata ma in tutto il paese e in Italia, molti ricordi che sono nel cuore di tantissime persone e anche nelle loro retine, azioni diventate fatti...
E quelli che dobbiamo seguire la strada tracciata dai nostri compagni, lo facciamo come sempre in maniera disinteressata e senza ottenere benefici monetari. Fortunatamente tottu i membri dell'AJIM e de LA PRIMA VOCE lavorano per vivere in altre attività diverse della collettività. Voglio esprimermi con queste parole perché in tutti questi anni "abbiamo visto passare troppa acqua sotto il ponte..." e abbiamo ascoltato tante voci di dubbiosa buona intenzione che pretendono svalutare il nostro lavoro e ignorare la nostra traiettoria forse come espressione di invidia o per la propria impotenza per svolgere attività in favore della collettività italiana.
Oggigiorno più di 2000 famiglie ricevono la rivista LA PRIMA VOCE, non soltanto della circoscrizione consolare di Mar del Plata (Villa Gesell, Ayacucho, Balcarce, Miramar, ecc.), anche delle provincie dell'Argentina. Oggi, grazie a Internet e alla posta elettronica, siamo in contatto con italiani residenti in: Australia, Canada, Sudafrica, Messico, Austria, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Brasile, Olanda, Belgio, ecc. La nostra redazione ha la sua migliore giornalista a Boston, negli Stati Uniti, senza dimenticare tutte le regioni d'Italia.
Isituzioni, organismi pubblici e privati, personaggi della politica, la cultura e l' arte ci hanno fatto arrivare il loro riconoscimento per questo lavoro che rappresenta la collettività italiana, essendo un importante strumento di diffusione della nostra città.
LA PRIMA VOCE nasce a causa della necessità di riflettere in un mass media grafico - bilingue le attività e gli avvenimenti inerenti la nostra laboriosa collettività, ma più importante ancora, compie una funzione promotrice della lingua e della cultura italiana destinata allo sviluppo e all'arricchimento dell'individuo.
Questa rivista edita e prodotta dall'Associazione di Gioventù Italiane di Mar del Plata, istituzione senza fini di lucro, si sente orgogliosa di potere contribuire disinteressatamente al raggiungimento degli obiettivi suddetti.
Oggi contiamo sulla collaborazione di giovani, molti di loro inseriti attivamente nelle istituzioni partecipando all'organizzazione: Lorena Laurito (Segretaria dell'AJIM e UTRIM - Lucana), Marcelo Di Pietro (Consiglio Direttivo del Centro Laziale), Alberto Patti (Consiglio Direttivo del Centro Lucano y Lombardo ), Jorge Natoli (Segretario del Centro Pugliese), Gustavo Caluori (Consiglio della Lombardia), Andrea Berardo (Presidente del Molise), Miguel Ponce (Regione Abruzzo), Sebastián Tesoriero (Regione Veneto), Jorge Tort (Toscana), Alberto Manassero (Regione Piemonte), Carla Galmozzi (Regione Piemonte), Jorge Nicoletti (Regione Trentina), Daniel e Marcelo Petraglia (Regione Sicilia), Aldo Mecozzi (Consultore della Regione Marche), Gustavo Velis (Vicepresidente del Centro Laziale), Paula Posada (Regione Le Marche)
Oggi dobbiamo vivere in un mondo con tanti cambiamenti, e in questo contesto e malgrado lo scarso appoggio che riceviamo LA PRIMA VOCE si aggiorna. Oggi abbiamo due versioni, una di esse su Internet il cui indirizzo è: .
Il nostro scopo è che la rivista possa essere letta in forma massiccia via Internet e la rivista su carta che esce ogni mese. Dall'inizio di questa versione elettronica hanno letto la pubblicazione più di mille persone, da luoghi lontanissimi quali Slovenia, Corea del Sud, Surinam, Giappone, Costa Rica, ecc.
Così vogliamo riprendere il cammino iniziato da quei giovani e non perdere quello più pregiato che hanno portato i nostri genitori e nonni, una cosa molto speciale che si chiama essenza. In omaggio a quelli che non sono più con noi, in omaggio a quelli che ci hanno sempre appoggiato in maniera incondizionale, e grazie a quelli che ci hanno insegnato il cammino dei nostri genitori, per loro continueremo... perché crediamo che esiste un mondo migliore.
La nostra Associazione vonta con gli auspici del Consolato d’Italia a Mar del Plata, il COMITES, il CGIE, la Federazione di Societa’ Italiane di Mar del Plata e tutte le Associazioni regionali della Circoscrizione Consolare
2 giugno: AGIM in Piazza
AGIM riceve giovani progetto sociale
Progetto Lingua Italiana in asili
Soggiorno di giovani di AGIM in Veneto
Apertura della Fiera delle Collettività
Partenza dei giovani per un soggiorno in Umbria
SEZIONE PIEMONTE
Progetto di arte ed architectura
Progetto internazionale
INTERNATIONAL PROJECT NATURE IN ARCHITECTURE AND THE ARTS – INSPIRED BY THE UN 2030 AGENDA
Piú informazione
INTERNATIONAL PROJECT NATURE IN ARCHITECTURE AND THE ARTS – INSPIRED BY THE UN 2030 AGENDA
REPORT N.1 PRODUCED BY STATE ARTISTIC, MUSICAL AND CHOREUTICAL HIGH SCHOOL “FELICE CASORATI” OF NOVARA FOR THE ARGENTINE UNIVERSITY OF MAR DEL PLATA
For some time now, the climate emergency and the related critical issues of an environmental and social nature have emerged with irrepressible force through the activism of Greta Thunberg; environmental movements such as Fridays for Future (name that derives from the weekly day chosen by Greta to protest in front of the Swedish Parliament; there is also the Facebook page Fridays for Future - Novara); the periodic international meetings of government representatives (the last one - COP27 - ended on 18th November in Egypt); as well as - unfortunately - the aggressive demonstrative gestures of young people against works of art.
The effects of the climatic emergency (the increase of one and a half degrees in the temperature of the planet compared to the pre-industrial era, i.e. prior to 1850), due to the greenhouse effect caused by the use of fossil fuels, are tragically evident to everybody: drought, hurricanes, water bombs, torrential rains, melting glaciers, loss of environmental balance with repercussions on flora and fauna; alteration of the rhythm of the seasons and the consequent repercussions in the field of agricultural crops…
Man (industrial companies, governments, but also the common man) is responsible for the greenhouse effect and pollution with his reckless behaviour, aimed solely at profit and characterized by the absence of foresight.
The alarm has been raised since the 1990s, but resolutions and initiatives have yielded no results; least of all could trying to raise awareness of the environmental problem through harmful and aggressive behaviours such as throwing paint on works of art be a solution, because the public reaction is to reject and remove the theme that one wants to highlight. Therefore, it is only from virtuous attitudes, from international cooperation and from the ethical maturation of polluting subjects, at all levels - from those responsible for industrial waste to domestic waste - that there can be a glimmer of hope to safeguard NATURE (and therefore us, too).
Our international project aims at developing an "environmental awareness" through the school environment (the place assigned to the training of citizens) that leads us to rethink ourselves, the world, architectural and urban planning interventions, relational behaviours and languages, with love and respect for that Planet Earth which since the mid-nineteenth century has been profoundly altered, disfigured, impoverished, damaged, destroyed.
Taking care is the word that must guide us on this path of knowledge, maturation, creative elaboration, interchange... The other word is brotherhood, because only in collaboration and solidarity can we transform ourselves and the world for the better.
Our guiding light will be the Norwegian philosopher Arne Naess, founder of deep ecology. Mountaineer and piano enthusiast, exploring various areas of philosophy, from epistemology to ethics, from metaphysics to the philosophy of language, he developed a "philosophy of life" - Ecosofia - drawing inspiration from both Western philosophers - especially Spinoza - and the East – Gandhi and Buddhism -.
Another interesting reference for us is Franco Arminio's "environmental poetry", and in this context we will tackle the poetry of Ivana Comoli from the collection Dialoghi d'amore, on which we will create a literary-musical-choreutical event with flute, piano and dance performances, in collaboration with the Study Centre for the Art of the Book, which will take place in connection with the University of Mar del Plata in the spring. From 16th November to 13th December a festival was held on the theme of environmental poetry consisting of readings, screenings, writing workshops, seminars and other events - the European Festival of Environmental Poetry, in fact - aimed at raising awareness on environmental issues starting from poetry and intending to dialogue through the language of emotions. Environment, sustainability and coexistence among different populations are the values that inspire the European network of environmental poets, which was established precisely through this festival in 2020 and which represents a recurring appointment that has reached its third year. Through Literature, bridges are created that bring together individuals of the most varied nationalities, capable of expressing the collective conscience that has the common goal of participating in the global transition towards low-carbon, socially and economically sustainable models of coexistence. In the program:
“The intent is to make this appointment permanent and to make the city of Rome a meeting point, a place from which to start "bridges" to help build a common feeling on the future of the planet, "bridges" to create meeting point between sensitivities of different countries, the north and south of the world, "bridges" to break down economic inequalities, based on social injustices and lack of awareness of having to look after our common home, our planet."
Another current of great interest inherent to the theme we are dealing with is Neuroarchitecture, which was born 25 years ago on the basis of the intuitions of the neuroscientist Fred Gage, who discovered a correlation between the biochemical effects of the brain and the environment in which we find ourselves, soliciting architects and urban planners to design healthy spaces and buildings for our well-being. Brightness, width and height of ceilings affect creativity, stress and concentration. In the basic principles of Neuroarchitecture we read: “The brain continuously sends messages relating to the environment through sensations. When we enter a clean and bright room we feel well, while walking through the dark and narrow cells of a dungeon we experience anguish and fear. At the neuronal level, some areas of the hippocampus, which contain cells specialized in the recognition of geometric shapes and the organization of the space that surrounds us, have proved to be particularly important. Every time we enter a room, a house, or any other type of environment, these cells process spatial information, creating cognitive maps that will form the basis of the emotions/feelings we experience and the decisions we make. The architect's task will therefore be to plan in the design phase the emotions and cognitive maps that buildings and environments arouse in those who live there, optimizing them." Among the architects involved is the Swedish Robin Ulrich, who dealt in particular with health facilities, noting that the recovery of patients is facilitated by having a room with a window overlooking the greenery. The famous Thorncrown Chapel in Arkansas is emblematic in the attention to the greenery in which the structure is immersed.
In Design inspired by Neuroarchitecture, the role of colours and shapes has been known for some time: blue increases the sensation of spatiality, red decreases it; green reduces stress and heart rate, while red increases concentration and attention. On a cognitive level, cold colours seem to recede and increase the sense of space, while warm colours bring the object closer and narrow the space. The promise of Neuroarchitecture therefore seems to be that of moving towards a rediscovery not only of the functional dimension, but also of the emotional dimension of buildings and places of life, following the thought of the architect Eliel Saarinen: "The purpose of architecture is to protect and improve man's life on earth, to satisfy his belief in the nobility of his existence." In Italy this trend in the field of architecture and design was introduced by the Neapolitan architect Antonio Di Maro.
REPORT N.1 PRODUCED BY STATE ARTISTIC, MUSICAL AND CHOREUTICAL HIGH SCHOOL “FELICE CASORATI” OF NOVARA FOR THE ARGENTINE UNIVERSITY OF MAR DEL PLATA
For some time now, the climate emergency and the related critical issues of an environmental and social nature have emerged with irrepressible force through the activism of Greta Thunberg; environmental movements such as Fridays for Future (name that derives from the weekly day chosen by Greta to protest in front of the Swedish Parliament; there is also the Facebook page Fridays for Future - Novara); the periodic international meetings of government representatives (the last one - COP27 - ended on 18th November in Egypt); as well as - unfortunately - the aggressive demonstrative gestures of young people against works of art.
The effects of the climatic emergency (the increase of one and a half degrees in the temperature of the planet compared to the pre-industrial era, i.e. prior to 1850), due to the greenhouse effect caused by the use of fossil fuels, are tragically evident to everybody: drought, hurricanes, water bombs, torrential rains, melting glaciers, loss of environmental balance with repercussions on flora and fauna; alteration of the rhythm of the seasons and the consequent repercussions in the field of agricultural crops…
Man (industrial companies, governments, but also the common man) is responsible for the greenhouse effect and pollution with his reckless behaviour, aimed solely at profit and characterized by the absence of foresight.
The alarm has been raised since the 1990s, but resolutions and initiatives have yielded no results; least of all could trying to raise awareness of the environmental problem through harmful and aggressive behaviours such as throwing paint on works of art be a solution, because the public reaction is to reject and remove the theme that one wants to highlight. Therefore, it is only from virtuous attitudes, from international cooperation and from the ethical maturation of polluting subjects, at all levels - from those responsible for industrial waste to domestic waste - that there can be a glimmer of hope to safeguard NATURE (and therefore us, too).
Our international project aims at developing an "environmental awareness" through the school environment (the place assigned to the training of citizens) that leads us to rethink ourselves, the world, architectural and urban planning interventions, relational behaviours and languages, with love and respect for that Planet Earth which since the mid-nineteenth century has been profoundly altered, disfigured, impoverished, damaged, destroyed.
Taking care is the word that must guide us on this path of knowledge, maturation, creative elaboration, interchange... The other word is brotherhood, because only in collaboration and solidarity can we transform ourselves and the world for the better.
Our guiding light will be the Norwegian philosopher Arne Naess, founder of deep ecology. Mountaineer and piano enthusiast, exploring various areas of philosophy, from epistemology to ethics, from metaphysics to the philosophy of language, he developed a "philosophy of life" - Ecosofia - drawing inspiration from both Western philosophers - especially Spinoza - and the East – Gandhi and Buddhism -.
Another interesting reference for us is Franco Arminio's "environmental poetry", and in this context we will tackle the poetry of Ivana Comoli from the collection Dialoghi d'amore, on which we will create a literary-musical-choreutical event with flute, piano and dance performances, in collaboration with the Study Centre for the Art of the Book, which will take place in connection with the University of Mar del Plata in the spring. From 16th November to 13th December a festival was held on the theme of environmental poetry consisting of readings, screenings, writing workshops, seminars and other events - the European Festival of Environmental Poetry, in fact - aimed at raising awareness on environmental issues starting from poetry and intending to dialogue through the language of emotions. Environment, sustainability and coexistence among different populations are the values that inspire the European network of environmental poets, which was established precisely through this festival in 2020 and which represents a recurring appointment that has reached its third year. Through Literature, bridges are created that bring together individuals of the most varied nationalities, capable of expressing the collective conscience that has the common goal of participating in the global transition towards low-carbon, socially and economically sustainable models of coexistence. In the program:
“The intent is to make this appointment permanent and to make the city of Rome a meeting point, a place from which to start "bridges" to help build a common feeling on the future of the planet, "bridges" to create meeting point between sensitivities of different countries, the north and south of the world, "bridges" to break down economic inequalities, based on social injustices and lack of awareness of having to look after our common home, our planet."
Another current of great interest inherent to the theme we are dealing with is Neuroarchitecture, which was born 25 years ago on the basis of the intuitions of the neuroscientist Fred Gage, who discovered a correlation between the biochemical effects of the brain and the environment in which we find ourselves, soliciting architects and urban planners to design healthy spaces and buildings for our well-being. Brightness, width and height of ceilings affect creativity, stress and concentration. In the basic principles of Neuroarchitecture we read: “The brain continuously sends messages relating to the environment through sensations. When we enter a clean and bright room we feel well, while walking through the dark and narrow cells of a dungeon we experience anguish and fear. At the neuronal level, some areas of the hippocampus, which contain cells specialized in the recognition of geometric shapes and the organization of the space that surrounds us, have proved to be particularly important. Every time we enter a room, a house, or any other type of environment, these cells process spatial information, creating cognitive maps that will form the basis of the emotions/feelings we experience and the decisions we make. The architect's task will therefore be to plan in the design phase the emotions and cognitive maps that buildings and environments arouse in those who live there, optimizing them." Among the architects involved is the Swedish Robin Ulrich, who dealt in particular with health facilities, noting that the recovery of patients is facilitated by having a room with a window overlooking the greenery. The famous Thorncrown Chapel in Arkansas is emblematic in the attention to the greenery in which the structure is immersed.
In Design inspired by Neuroarchitecture, the role of colours and shapes has been known for some time: blue increases the sensation of spatiality, red decreases it; green reduces stress and heart rate, while red increases concentration and attention. On a cognitive level, cold colours seem to recede and increase the sense of space, while warm colours bring the object closer and narrow the space. The promise of Neuroarchitecture therefore seems to be that of moving towards a rediscovery not only of the functional dimension, but also of the emotional dimension of buildings and places of life, following the thought of the architect Eliel Saarinen: "The purpose of architecture is to protect and improve man's life on earth, to satisfy his belief in the nobility of his existence." In Italy this trend in the field of architecture and design was introduced by the Neapolitan architect Antonio Di Maro.
Progetto arte, musica e danza
Progetto internazionale
PROYECTO INTERNACIONAL NATURALEZA EN LA ARQUITECTURA Y LAS ARTES - INSPIRADO EN LA AGENDA 2030 DE LA ONU
Piú informazione
INFORME N.1 ELABORADO POR EL LICEO ARTÍSTICO, MUSICAL Y COOREÚTICO DEL ESTADO FELICE CASORATI DE NOVARA PARA LA UNIVERSIDAD ARGENTINA DE MAR DEL PLATA
Desde hace un tiempo, la emergencia climática y los problemas críticos relacionados con ella de carácter ambiental y social han emergido con fuerza incontenible a través del activismo de Greta Thunberg; movimientos ecologistas como Fridays for Future (nombre que deriva del día semanal elegido por Greta para protestar frente al Parlamento sueco; también está la página de facebook de Fridays for Future - Novara); las reuniones internacionales periódicas de representantes gubernamentales (la última, la COP27, finalizó el 18 de noviembre en Egipto); así como -lamentablemente- los agresivos gestos demostrativos de los jóvenes contra las obras de arte.
Los efectos de la emergencia climática (el aumento de un grado y medio en la temperatura del planeta con respecto a la era preindustrial, es decir, antes de 1850), debido al efecto invernadero provocado por el uso de combustibles fósiles, son trágicamente bajo la mirada de todos: sequía, huracanes, bombas de agua, lluvias torrenciales, derretimiento de glaciares, pérdida del equilibrio ambiental con repercusiones en la flora y fauna; alteración del ritmo de las estaciones y las consiguientes repercusiones en el campo de los cultivos agrícolas…
El hombre (las empresas industriales, los gobiernos, pero también el hombre común) es responsable del efecto invernadero y de la contaminación con su comportamiento temerario, encaminado únicamente al lucro y caracterizado por la ausencia de previsión.
La alarma se ha dado desde la década de 1990, pero las resoluciones e iniciativas no han dado resultado; menos podría ser una solución tratar de concienciar sobre el problema ambiental a través de conductas nocivas y agresivas como arrojar pintura sobre obras de arte, porque la reacción del público es rechazar y quitar el tema que se quiere resaltar. Por tanto, sólo desde actitudes virtuosas, desde la cooperación internacional y desde la maduración ética de los sujetos contaminantes, a todos los niveles -desde los responsables de los residuos industriales hasta los domésticos-, puede haber un rayo de esperanza para salvaguardar la NATURALEZA (y por tanto a nosotros también). ellos mismos).
Nuestro proyecto internacional pretende desarrollar una "conciencia ambiental" a través del entorno escolar (lugar destinado a la formación de ciudadanos) que nos lleve a repensarnos a nosotros mismos, al mundo, a las intervenciones arquitectónicas y urbanísticas, a los comportamientos relacionales y a los lenguajes expresivos, con amor y respeto a ese Planeta Tierra que desde mediados del siglo XIX ha sido profundamente alterado, desfigurado, empobrecido, dañado, destruido.
Cuidar es la palabra que nos debe guiar en este camino de conocimiento, maduración, elaboración creativa, intercambio... La otra palabra es fraternidad, porque sólo en colaboración y solidaridad podemos transformarnos a nosotros mismos y al mundo para mejor.
Nuestro faro será el filósofo noruego Arne Naess, fundador de la ecología profunda. Alpinista y entusiasta del piano, explorando diversas áreas de la filosofía, desde la epistemología hasta la ética, desde la metafísica hasta la filosofía del lenguaje, desarrolló una "filosofía de la vida" - Ecosofia - inspirándose tanto en los filósofos occidentales -especialmente Spinoza- como en Oriente - Gandhi y el budismo -.
Otra referencia interesante para nosotros es la "poesía ambiental" de Franco Arminio, y en este contexto abordaremos la poesía de Ivana Comoli de la colección Dialoghi d'amore, sobre la que crearemos un evento literario-musical-danzario con flauta y piano y Espectáculo de danza, en colaboración con el Centro de Estudios del Arte del Libro, que se realizará en conexión con la Universidad de Mar del Plata en la primavera. Del 16 de noviembre al 13 de diciembre se llevó a cabo una revisión sobre el tema de la poesía ambiental consistente en lecturas, proyecciones, talleres de escritura, seminarios y otros eventos -el Festival Europeo de Poesía Ambiental, de hecho- destinados a sensibilizar sobre los problemas ambientales a partir de la poesía. y con la intención de dialogar a través del lenguaje de las emociones. Medio ambiente, sostenibilidad y convivencia entre los pueblos son los valores que inspiran la red europea de poetas medioambientales, que se constituyó precisamente a través de esta revista en 2020 y que supone una cita periódica que llega a su tercer año. A través de la Literatura se crean puentes que unen a individuos de las más variadas nacionalidades, capaces de expresar la conciencia colectiva que tiene como objetivo común participar en la transición global hacia modelos de convivencia bajos en carbono, social y económicamente sostenibles. En el programa:“La intención es hacer que esta cita sea permanente y hacer de la ciudad de Roma un punto de encuentro, un lugar desde el cual comenzar "puentes" para ayudar a construir un sentimiento común sobre el futuro del planeta, "puentes" para crear lugares de encuentro. entre sensibilidades de diferentes países, del norte y del sur del mundo, “puentes” para romper las desigualdades económicas, basadas en las injusticias sociales y la falta de conciencia de tener que cuidar nuestra casa común, nuestro planeta”.
Otra corriente de gran interés inherente al tema que nos ocupa es la Neuroarquitectura, que nació hace 25 años a partir de las intuiciones del neurocientífico Fred Gage quien descubrió una correlación entre los efectos bioquímicos del cerebro y el entorno en el que vivimos. nos encontramos, solicitando a arquitectos y urbanistas que diseñen espacios y edificios saludables para nuestro bienestar. El brillo, el ancho y la altura de los techos afectan la creatividad, el estrés y la concentración. En los principios básicos de la Neuroarquitectura leemos: “El cerebro envía continuamente mensajes relacionados con el entorno a través de las sensaciones. Cuando entramos en una habitación limpia y luminosa sentimos bienestar, mientras caminamos por las oscuras y estrechas celdas de un calabozo experimentamos angustia y miedo. A nivel neuronal, han resultado ser especialmente importantes algunas zonas del hipocampo, que contienen células especializadas en el reconocimiento de formas geométricas y la organización del espacio que nos rodea. Cada vez que entramos en una habitación, una casa o cualquier otro tipo de entorno, estas células procesan información espacial, creando mapas cognitivos que serán la base de las emociones/sentimientos que experimentamos y las decisiones que tomamos. La tarea del arquitecto será, por tanto, planificar en la fase de diseño las emociones y los mapas cognitivos que los edificios y entornos suscitan en quienes los habitan, optimizándolos”. Entre los arquitectos involucrados en este sentido está el sueco Robin Ulrich, quien se ocupó en particular de las instalaciones de salud, señalando que la recuperación de los pacientes hospitalizados se ve facilitada por el hecho de tener una habitación con una ventana que da a la vegetación. La famosa Thorncrown Chapel en Arkansas es emblemática en la atención a la vegetación en la que está inmersa la estructura.
En el Diseño inspirado en la Neuroarquitectura se conoce desde hace tiempo el papel de los colores y las formas: el azul aumenta la sensación de espacialidad, el rojo la disminuye; el verde reduce el estrés y el ritmo cardíaco, mientras que el rojo aumenta la concentración y la atención. A nivel cognitivo, los colores fríos parecen retroceder y aumentar la sensación de espacio, mientras que los colores cálidos lo acercan y lo estrechan. La promesa de la Neuroarquitectura, por lo tanto, parece ser la de avanzar hacia un redescubrimiento no solo de la dimensión funcional, sino también de la dimensión emocional de los edificios y lugares de vida, apoyando el pensamiento del arquitecto Eliel Saarinen: "El propósito de la arquitectura es proteger y mejorar la vida del hombre en la tierra, para satisfacer su creencia en la nobleza de su existencia". En Italia esta tendencia en el campo de la arquitectura y el diseño fue introducida por el arquitecto napolitano Antonio Di Maro.
Desde hace un tiempo, la emergencia climática y los problemas críticos relacionados con ella de carácter ambiental y social han emergido con fuerza incontenible a través del activismo de Greta Thunberg; movimientos ecologistas como Fridays for Future (nombre que deriva del día semanal elegido por Greta para protestar frente al Parlamento sueco; también está la página de facebook de Fridays for Future - Novara); las reuniones internacionales periódicas de representantes gubernamentales (la última, la COP27, finalizó el 18 de noviembre en Egipto); así como -lamentablemente- los agresivos gestos demostrativos de los jóvenes contra las obras de arte.
Los efectos de la emergencia climática (el aumento de un grado y medio en la temperatura del planeta con respecto a la era preindustrial, es decir, antes de 1850), debido al efecto invernadero provocado por el uso de combustibles fósiles, son trágicamente bajo la mirada de todos: sequía, huracanes, bombas de agua, lluvias torrenciales, derretimiento de glaciares, pérdida del equilibrio ambiental con repercusiones en la flora y fauna; alteración del ritmo de las estaciones y las consiguientes repercusiones en el campo de los cultivos agrícolas…
El hombre (las empresas industriales, los gobiernos, pero también el hombre común) es responsable del efecto invernadero y de la contaminación con su comportamiento temerario, encaminado únicamente al lucro y caracterizado por la ausencia de previsión.
La alarma se ha dado desde la década de 1990, pero las resoluciones e iniciativas no han dado resultado; menos podría ser una solución tratar de concienciar sobre el problema ambiental a través de conductas nocivas y agresivas como arrojar pintura sobre obras de arte, porque la reacción del público es rechazar y quitar el tema que se quiere resaltar. Por tanto, sólo desde actitudes virtuosas, desde la cooperación internacional y desde la maduración ética de los sujetos contaminantes, a todos los niveles -desde los responsables de los residuos industriales hasta los domésticos-, puede haber un rayo de esperanza para salvaguardar la NATURALEZA (y por tanto a nosotros también). ellos mismos).
Nuestro proyecto internacional pretende desarrollar una "conciencia ambiental" a través del entorno escolar (lugar destinado a la formación de ciudadanos) que nos lleve a repensarnos a nosotros mismos, al mundo, a las intervenciones arquitectónicas y urbanísticas, a los comportamientos relacionales y a los lenguajes expresivos, con amor y respeto a ese Planeta Tierra que desde mediados del siglo XIX ha sido profundamente alterado, desfigurado, empobrecido, dañado, destruido.
Cuidar es la palabra que nos debe guiar en este camino de conocimiento, maduración, elaboración creativa, intercambio... La otra palabra es fraternidad, porque sólo en colaboración y solidaridad podemos transformarnos a nosotros mismos y al mundo para mejor.
Nuestro faro será el filósofo noruego Arne Naess, fundador de la ecología profunda. Alpinista y entusiasta del piano, explorando diversas áreas de la filosofía, desde la epistemología hasta la ética, desde la metafísica hasta la filosofía del lenguaje, desarrolló una "filosofía de la vida" - Ecosofia - inspirándose tanto en los filósofos occidentales -especialmente Spinoza- como en Oriente - Gandhi y el budismo -.
Otra referencia interesante para nosotros es la "poesía ambiental" de Franco Arminio, y en este contexto abordaremos la poesía de Ivana Comoli de la colección Dialoghi d'amore, sobre la que crearemos un evento literario-musical-danzario con flauta y piano y Espectáculo de danza, en colaboración con el Centro de Estudios del Arte del Libro, que se realizará en conexión con la Universidad de Mar del Plata en la primavera. Del 16 de noviembre al 13 de diciembre se llevó a cabo una revisión sobre el tema de la poesía ambiental consistente en lecturas, proyecciones, talleres de escritura, seminarios y otros eventos -el Festival Europeo de Poesía Ambiental, de hecho- destinados a sensibilizar sobre los problemas ambientales a partir de la poesía. y con la intención de dialogar a través del lenguaje de las emociones. Medio ambiente, sostenibilidad y convivencia entre los pueblos son los valores que inspiran la red europea de poetas medioambientales, que se constituyó precisamente a través de esta revista en 2020 y que supone una cita periódica que llega a su tercer año. A través de la Literatura se crean puentes que unen a individuos de las más variadas nacionalidades, capaces de expresar la conciencia colectiva que tiene como objetivo común participar en la transición global hacia modelos de convivencia bajos en carbono, social y económicamente sostenibles. En el programa:“La intención es hacer que esta cita sea permanente y hacer de la ciudad de Roma un punto de encuentro, un lugar desde el cual comenzar "puentes" para ayudar a construir un sentimiento común sobre el futuro del planeta, "puentes" para crear lugares de encuentro. entre sensibilidades de diferentes países, del norte y del sur del mundo, “puentes” para romper las desigualdades económicas, basadas en las injusticias sociales y la falta de conciencia de tener que cuidar nuestra casa común, nuestro planeta”.
Otra corriente de gran interés inherente al tema que nos ocupa es la Neuroarquitectura, que nació hace 25 años a partir de las intuiciones del neurocientífico Fred Gage quien descubrió una correlación entre los efectos bioquímicos del cerebro y el entorno en el que vivimos. nos encontramos, solicitando a arquitectos y urbanistas que diseñen espacios y edificios saludables para nuestro bienestar. El brillo, el ancho y la altura de los techos afectan la creatividad, el estrés y la concentración. En los principios básicos de la Neuroarquitectura leemos: “El cerebro envía continuamente mensajes relacionados con el entorno a través de las sensaciones. Cuando entramos en una habitación limpia y luminosa sentimos bienestar, mientras caminamos por las oscuras y estrechas celdas de un calabozo experimentamos angustia y miedo. A nivel neuronal, han resultado ser especialmente importantes algunas zonas del hipocampo, que contienen células especializadas en el reconocimiento de formas geométricas y la organización del espacio que nos rodea. Cada vez que entramos en una habitación, una casa o cualquier otro tipo de entorno, estas células procesan información espacial, creando mapas cognitivos que serán la base de las emociones/sentimientos que experimentamos y las decisiones que tomamos. La tarea del arquitecto será, por tanto, planificar en la fase de diseño las emociones y los mapas cognitivos que los edificios y entornos suscitan en quienes los habitan, optimizándolos”. Entre los arquitectos involucrados en este sentido está el sueco Robin Ulrich, quien se ocupó en particular de las instalaciones de salud, señalando que la recuperación de los pacientes hospitalizados se ve facilitada por el hecho de tener una habitación con una ventana que da a la vegetación. La famosa Thorncrown Chapel en Arkansas es emblemática en la atención a la vegetación en la que está inmersa la estructura.
En el Diseño inspirado en la Neuroarquitectura se conoce desde hace tiempo el papel de los colores y las formas: el azul aumenta la sensación de espacialidad, el rojo la disminuye; el verde reduce el estrés y el ritmo cardíaco, mientras que el rojo aumenta la concentración y la atención. A nivel cognitivo, los colores fríos parecen retroceder y aumentar la sensación de espacio, mientras que los colores cálidos lo acercan y lo estrechan. La promesa de la Neuroarquitectura, por lo tanto, parece ser la de avanzar hacia un redescubrimiento no solo de la dimensión funcional, sino también de la dimensión emocional de los edificios y lugares de vida, apoyando el pensamiento del arquitecto Eliel Saarinen: "El propósito de la arquitectura es proteger y mejorar la vida del hombre en la tierra, para satisfacer su creencia en la nobleza de su existencia". En Italia esta tendencia en el campo de la arquitectura y el diseño fue introducida por el arquitecto napolitano Antonio Di Maro.
PROGETTI
Inaugurazione biblioteca "Nino Calice"
I giovani dell'AGIM il 28 novembre 2004 si sono riuniti con i membri della Consulta per l'emigrazione della Basilicata e la FABA in l'apertura della Biblioteca intitolata a Nino Calice alla sede dei lucani a Mar del Plata
Help&Learn: un percorso di eccellenza l'arricchimento curriculare linguistico
Apicoltura: un percorso di eccellenza per la quantificazione curriculare dei giovani italo-argentini
Staff exchange - Scambio tra professionisti del settore socio-assistenziale
Eletto il nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione dei Giovani Italo - Argentini di Mar del Plata. Il membro più vecchio ha 24 anni. I giovani rappresentano quasi tutte le Regioni italiane
I giovani dell´Agim partecipano al XII Congresso Giovanile Italo Argentino a Mendoza 17 – 18 – 19 de Agosto de 2002. “Due culture unite nello stesso grappolo di valori”
I giovani dell’AGIM in riunione con il Console italiano Paolo Emanuele Rozo Sordini, oggi diplomatico italiano attualmente in servizio presso la Direzione Generale degli Affari Politici del Ministero degli Affari Esteri
Settimanale bilingüe italo-argentino "La Prima Voce"
01
Premio COEMIT al miglior progetto dei giovani della Comunità Italiana di Mar del Plata, anno 1988.
02
Premio "Coppa Italia" alla collaborazione nella Comunità Italiana di Mar del Plata, anno 2000.
03
Premio alla Stampa Italiana all'Estero consegnato a Roma dal Ministro On. Mirko Tremaglia, anno 2005.
04
Premio alla Stampa Italiana all'Estero dal Ministero degli Italiani nel Mondo, anno 2006.
05
Riconosciuta dal "Dipartimento per l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri", dal Consolato d'Italia a Mar del Plata, dal COMITES, dal CGIE, dalla Federazione di Società Italiana di Mar del Plata e dal "Honorable Concejo Deliberante" del Partido de General Pueyrredón.